Linee di trasmissione bilanciate (Piattine e scalette) irradiano?

Aperto da marcuse (Iw0dxz), 21 Giugno 2017, 09:30:00

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marcuse (Iw0dxz)

salve

Non ho trovato da nessuna parte la regola che stabilisce il limite di spaziatura dei due fili paralleli affinche la scaletta non irradi ad una determinata frequenza.

Ho trovato solo un post che dice che non deve superare 1/100 della lunghezza d'onda.

sarà vero?








Sinewave

Citazione di: marcuse il 21 Giugno 2017, 09:30:00
salve

Non ho trovato da nessuna parte la regola che stabilisce il limite di spaziatura dei due fili paralleli affinche la scaletta non irradi ad una determinata frequenza.

Ho trovato solo un post che dice che non deve superare 1/100 della lunghezza d'onda.

sarà vero?
Una linea bifilare per sua natura irradia, in realtà irradierebbe anche una coppia di fili attorcigliati solo che l'irradiazione è irrilevante in certi contesti, anche un cavo coassiale irradia, in relazione alla sua costruzione e frequenza, figurati se non irradia una linea bifilare...attenzione non stiamo parlando di irradiazione intesa come quella di un'antenna!
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui."

i5wnn

I campi dei due fili, se tutto è a posto, "dovrebbero" annullarsi a vicenda

inviato PRA-LX1 using rogerKapp mobile


LP_65

73's, Luigi - IZ2XMK.

L'uomo accorto impara dai propri errori, il saggio dalle esperienze altrui.


IZ8XOV

In una linea aperta (altresì detta piattina bifilare o scaletta), scorrono due correnti uguali e contrarie le quali si elidono a vicenda. Pertanto per far si che una linea aperta irradi devono verificarsi delle condizioni specifiche, ad esempio:

1) che i bracci dell'antenna abbiano lunghezze differenti.

2) che la piattina venga alimentata in modo sbilanciato (cioè senza l'uso di un Bal-Un).

3) che la piattina tocchi il palo che essendo conduttivo, ne altererebbe le correnti.

73's - Michele
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

LA MIA STAZIONE RADIO: www.qrz.com/db/IZ8XOV

ik2cnf

Lucio IW2FND l'ha scritto così bene che non posso non citarlo



La linea bifilare è costituita da due conduttori paralleli abbastanza vicini tra loro in modo
che la loro distanza non superi l'1% della lunghezza d'onda progressiva l che li percorre.
Infatti se i due conduttori sono percorsi dalla medesima corrente RF, uguale in modulo ma
opposta in fase, nel modo TEM daranno origine a due campi elettromagnetici che, nello
spazio che circonda la linea, si annullano vicendevolmente.
Se invece la linea bifilare ha i fili troppo distanti (d>1%l) il ritardo di fase tra i due campi
EM, prodotti dalle due correnti RF, si farà sentire e l'annullamento sarà imperfetto quindi la
linea irradierà energia elettromagnetica.
Poiché i campi EM prodotti dalle due correnti, uguali in modulo ma opposte in fase, si
annullano puntualmente, ma perfondono lo spazio circostante, è più facile che in qualche
punto siano perturbati, con la conseguenza che il campo non si annulla più e quindi
compare l'irradiazione.


73 Maurizio ik2cnf


Sinewave

Il problema principale della piattina è dovuto al fatto che non avendo un certo
grado di schermatura, qualsiasi oggetto che entra nel suo campo
elettromagnetico ne influenza il rendimento, inteso come variazione di impedenza,
induzione mutua ecc.
I conduttori viaggiano paralleli ed hanno come tutti i conduttori, la tendenza
ad irradiare energia, ricordiamoci che ogni conduttore attraversato da corrente
alternata è sede di un campo elettromagnetico proporzionale alla corrente che vi scorre e la piattina bifilare , non scappa da questa regola.
Nella figura 1 è schematizzato un pezzo di piattina bifilare come esempio:
Nei due conduttori scorre la corrente i con 1 ed i con 2 che hanno senso contrario,
se la corrente i1 ha nel punto Y lo stesso valore che ha la corrente i2 nel punto X
il campo conseguente alle due correnti ha la stessa ampiezza, c'è da dire però che
le correnti scorrono in opposizione di fase quindi anche il campo risulterà sfasato
di 180° rispetto all'altro.
Il campo impiega un certo tempo per
spostarsi da X ad Y e se i con 1 e i con 2 sono , come nel nostro caso, correnti
alternate, la fase del campo di i1 in Y sarà nello stesso tempo leggermente
cambiata, cosicchè nell'istante in cui il campo X raggiunge Y i due campi (in Y)
non saranno esattamente sfasati di 180°, lo sarebbero solamente se i due conduttori
occupassero lo stesso spazio, ma ciò è impossibile nella fisica di questo pianeta,
per cui in pratica la cancellazione dei due campi non potrà MAI essere perfetta, si
potra solo fare in modo che risulti la più completa possibile e questa completezza
deriva essenzialmente dalla distanza d della figura 1 la quale dovrà essere come
ovvio che sia la più piccola possibile in modo che, il tempo impiegato dal campo di
un punto, a spostarsi nel punto opposto (nel nostro esempio X a spostarsi in Y)
costituisca una percentuale molto piccola nel ciclo della corrente, in questo caso
quindi si può dire che la cancellazione del campo sia "completa" (le virgolette
hanno un senso preciso).
Come immagino sapete i valori pratici di d della figura 1 sono determinati dal
costruttore sia in relazione all'impedenza voluta sia anche da considerazioni
fisiche, tenendo conto che una distanza d può essere effettivamente molto piccola
per una certa frquenza (HF ad esempio) mentre può risultare elevata per un'altra
(GHZ)
I testi dicono che la distanza d non dovrebbe superare l'1% della lunghezza
dell'onda di lavoro.
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IZ8XOV

Onestamente mi farei meno problemi ad usare una piattina bifilare. Dopo tutto, a meno di non realizzare un'antenna Levy con piattina fino in casa e accordatore bilanciato, se si utilizza la più semplice e diffusa G5RV questa si alimenta con soli 9,80 metri di piattina bifilare a 450 Ohm. Non sono pochissimi ma 9,80 metri sono facilmente stendibili per chi ha lo spazio a montare una G5RV i cui bracci nella versione che copre dagli 80 ai 10 metri misurano 15.50 metri cadauno. L'unica accortezza è di utilizzare un mast non conduttivo tipo una canna in fibra oppure di stendere la piattina bifilare obliqua al palo o comunque ad una debita distanza magari usando un distanziatore o una carrucola.

Con queste antenne mi sono sempre divertito un mondo, ciò fatto una miriade di Dx anche in 40 metri e sono semplici ed economiche.
Il radioamatore è una persona affascinata dal comportamento delle onde radio e da tutto ciò che serve ad esplorarle. E' uno sperimentatore che opera nel rispetto delle leggi e che ama condividere con gli altri le proprie conoscenze, Michele IZ8XOV

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r5000

Citazione di: marcuse il 21 Giugno 2017, 09:30:00
salve

Non ho trovato da nessuna parte la regola che stabilisce il limite di spaziatura dei due fili paralleli affinche la scaletta non irradi ad una determinata frequenza.

Ho trovato solo un post che dice che non deve superare 1/100 della lunghezza d'onda.

sarà vero?







73 a tutti, la spaziatura deve essere inferiore all'1% , quindi non superare questa percentuale, il diametro dei fili e la distranza tra loro determina l'impedenza della linea e questa la decidi a seconda se vuoi una linea ad alta o bassa impedenza, tipicamente la scaletta (fili sottili e distanziati molto) ha un'impedenza elevata mentre la piattina (fili di maggiore diametro più vicini tra loro) ha un'impedenza minore ma solitamente non si scende sotto i 300 ohm ma nessuno vieta di fare una linea bifilare a 10 ohm, saranno due tubi molto vicini tra loro sempre parallei e non irradiano se percorsi dalla stessa corrente, quindi se terminati su carico puramente resistivo, se invece il carico (potrebbe anche non essere un'antenna...) è parzialmente reattivo hai due correnti sfasate tra loro e la linea di trasmissione irradia in parte l'energia trasportata, è ad esempio il caso dei cavi elettrici di un'impianto elettrico dove il carico reattivo (motore ecc... ) irradia disturbi captati dalle antenne, caso tipico gli ascensori dove la vicinanza con le antenne fà il resto...  se invece parliamo di antenne alimentate con la scaletta a seconda della configurazione la scaletta diventa parte integrante dell'antenna e irradia anche in modo considerevole ma questo vale solo dove la sua lunghezza e la frequenza di trasmissione permetto questo, se usiamo un dipolo ripiegato mono banda (300 ohm di impedenza caratteristica) e lo alimentiamo con una piattina a 300 ohm lunga 1\2 onda elettrici ( quindi tenendo conto del fattore di velocità) abbiamo un carico bilanciato puramente resistivo e la corrente uguale sui due fili annulla completamente il campo irradiato dalla piattina, poi se uso lo stesso dipolo fuori banda o avvicino la piattina o un braccio del dipolo a oggetti metallici ecc... perturbo (bello questo termine usato da IW2FND)  l'equilibrio del sistema e una parte dell'energia applicata viene irradiata dalla linea di trasmissione ...
non dare da mangiare al troll    https://www.rogerk.net/forum/index.php?msg=858599

Alfa 5

Salve a tutti. Riprendo questa discussione in quanto recentemente ho costruito una G5RV e  se può esser utile,  per la scaletta mi sono rifatto a queste misure

http://www.iz2zph.eu/scalette-ladder-line/

Alla fine della scaletta ho messo un balun 1:1 dato che la linea bilanciata deve esser adattata ad una sbilanciata  e devono inoltre esser evitate le correnti di modo comune

73 de Alfa 5